Amedeo non ha dubbi: suo padre è un bastardo e la gita su Punta Liberté gli suona quasi come una punizione. A scuola non ci va più da un mese, ma in casa nessuno lo sa. E ora questa strana idea: due giorni interi da solo con il padre. Da dietro il ciuffo di capelli lunghi, Amedeo osserva la vallata, la cima a 3.400 metri e il punto da cui inizia il percorso, fino al rifugio Fontanafredda, prima tappa della scalata. Zaino, scarponi, qualche ricambio, giacca pesante e soprattutto niente cellulare. La montagna è una galera, solo salita e sassi. La parete rocciosa gli mette paura. Il ricordo della madre, morta in un incidente lo accompagna per tutto il tempo e il fastidio per la compagnia del padre si fa sempre più forte. L'unico antidoto è pensare a Lucilla, ma non basta, perché la montagna è spietata e ha in serbo per lui una terribile sorpresa.
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