Sulle montagne della Val d’Intelvi, tra il lago di Como e il confine svizzero, durante i lavori di costruzione di un nuovo valico vengono alla luce dei resti umani: le ossa appartengono a un ufficiale tedesco ucciso nella primavera del 1945. Come è finito lì? Quale misteriosa identità si nasconde dietro la sigla K.D. ritrovata sul portasigarette d’argento? Chi l’ha giustiziato e perché? L’indagine è affidata al commissario Stefania Valenti, che insieme alla squadra formata dal sardo Piras e dal toscano Lucchesi si mette sulle piste della potente famiglia Cappelletti-Durand e della loro affascinante dimora sul lago, la superba Villa Regina. Le ricerche finiscono per affondare nel passato, quando il Lario, alla fine della Seconda guerra mondiale, era diventato il centro dei destini del mondo e vi transitavano contrabbandieri, disertori, partigiani, agenti segreti, membri della Gestapo, ebrei in fuga, oltre a quadri, gioielli e oggetti preziosi: dopo la precipitosa ritirata della Wehrmacht e la fine di Mussolini e dei gerarchi fascisti, si assistette alla nascita di fortune immense e apparentemente inspiegabili.
Nel primo episodio dei delitti del lago di Como, tradotto in tutto il mondo, Cocco & Magella mettono in scena un romanzo dall’impianto classico che però è anche una saga familiare e, insieme, un intrigo internazionale in cui la grande Storia fa da sfondo a una struggente e disperata storia d’amore.
Testarda e sempre in bilico tra lavoro, affetti e famiglia, Stefania Valenti è una protagonista determinata a rendere giustizia a una persona morta più di sessant’anni prima, in uno scenario denso di intrighi e passioni senza tempo.
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