Un libro emozionante e potente che riesce a coinvolgere e scuotere il lettore.
Roma nel periodo delle leggi razziali. Come è possibile che Giulio Limentani, commediografo di successo, si trovi a seguire un proprio lavoro di scena in un teatro, nascosto in incognito in un angolo del loggione?
E come riusciranno a vivere il loro amore i due quindicenni Colomba e Ferruccio, lei ebrea e lui figlio di un gerarca fascista?
Infine un tragico dilemma: la classe dirigente ebraica di quegli anni è forse colpevole di aver sottovalutato il pericolo? E se è un figlio ad accusare di questa inadeguatezza il proprio padre?...
Tre vicende diverse se pur collegate in cui Storia e Destino intrecciano il loro enigmatico gioco.
«Lia Levi ha il dono di scrivere come se si confidasse».
Giulio Busi, Il Sole 24 Ore
«È incredibile quanta materia Lia Levi riesca a condensare dentro i suoi romanzi. Ed è ancora più incredibile la leggerezza con cui sa trattare questa materia densa e a tratti incandescente».
Paolo Di Stefano, Il Corriere della Sera
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