ANTONIO FORCELLINO, L'ULTIMA PASSIONE, MONDADORI
1547. In Vaticano, Michelangelo Buonarroti e papa Paolo III Farnese devono portare a termine le imprese a cui hanno dedicato l'intera esistenza. Il papa deve convincere i cardinali ad assegnare le città di Parma e Piacenza al proprio figlio, Pierluigi, macchiatosi dello stupro di un giovane vescovo. Michelangelo deve condurre a termine il dipinto della Crocefissione di Pietro nella Cappella Paolina, un manifesto della speciale devozione professata dall'artista e da un gruppo di scelti e potenti amici. Devozione considerata eretica dall'Inquisizione, che li spia e tende trappole per annientarli. Entrambi i due grandi vecchi, il papa e Michelangelo, saranno coinvolti in un complotto politico ordito dalle due fazioni che si scontrano all'ombra di San Pietro: il papa uscirà vincitore, Michelangelo sfiorerà la morte, ma avrà la certezza di essere lui, grazie alla sua passione e al suo talento, a sopravvivere all'abiezione della Chiesa e della famiglia papale...
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