Con una lingua imbevuta di tutti i contrasti della sua Sicilia barocca, violenta e dolce, Tea Ranno dà vita a un romanzo che si legge come un giallo, ma che è insieme il dramma senza tempo dell'amore impossibile e la voce vibrante, vicinissima della passione vermiglia che vince la morte, che dà senso alla vita di ognuno di noi.
TEA RANNO, LA SPOSA VERMIGLIA, MONDADORI
Vincenzina Sparviero è giovane, innocente, e tanto più bella in quanto non sa di esserlo. Ma, ultimogenita, è destinata al convento: e così sogna, addestrando la sua fervida fantasia, sogna che qualcosa accada a liberarla da quel destino d'ombra. Quando, improvvisamente, l'amatissima sorella muore, è per Vincenzina il compimento di quel sogno - ora sarà lei a potersi sposare, a poter avere una vita vera - e il precipitare nell'abisso del senso di colpa, quasi fosse stata la forza della sua immaginazione a spegnere quella giovane vita. Da quel giorno Vincenzina giura a se stessa che non chiederà mai più niente per sé e accetterà con pazienza qualsiasi cosa il destino le riservi. Siamo in un piccolo paese siciliano a metà degli anni Venti, e nemmeno il profumo degli aranci in fiore può tenere lontano l'odore pesante della Storia: in breve tempo il matrimonio tra la palombella mansueta e il facoltoso don Ottavio Licata, fascista, mafioso e trent'anni più vecchio di lei, è combinato. Vincenzina accetta con coraggio e incoscienza la decisione paterna, ma non ha fatto i conti con una forza destinata a sparigliare le carte, a far irrompere nuovamente nella sua vita il sogno: l'amore, incontrato negli occhi del giovane Filippo Gonzales.
Così, mentre la primavera lascia il posto alla vampa dell'estate e fervono i preparativi per la grande festa nuziale, la ragazza si difende dal futuro che incombe esplorando con la fantasia l'ebbrezza di un amore vero, emozioni di cui può solo intuire la potenza. Seduta al balcone che affaccia sul cuore del paese, intenta a ricamare un'eterna rosa, attende il passaggio di Filippo - ore che si dilatano come melassa per poi dissolversi nei minuti brevi in cui lui attraversa la piazza: il passo lento, le mani in tasca, gli occhi ardenti, una passione assoluta che si nutre solo di sguardi. Lungo la china inesorabile che conduce al matrimonio annunciato, la colombella si tramuta senza quasi saperlo in una sparviera coraggiosa e libera, capace di una ribellione estrema... QUI La Sicilia
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