Chiavari, festa della primavera. La città è in fermento per l’evento che la farà balzare alla cronaca. Il cavalier Merello ha indetto un concorso di alta pasticceria: il vincitore diventerà Gran MPM ovvero Gran Maestro Pasticcere Merello, e subentrerà al Cavaliere nella conduzione dell’omonima azienda pasticcera, rinomata in tutta Europa. Il concorso si svolgerà a Villa Merello, dove Guia e Lucia sono state incaricate di allestire i saloni che ospiteranno, per sette serate a tema, la giuria e gli ospiti della performance gastronomica.
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Ma le cose non filano lisce, perché durante il concorso Umberto Vismara, genero del cavalier Merello, sparisce. Lo ritrovano cadavere, coperto solo da un mantello dagli strani disegni. Nella sua mano sinistra tiene stretto un pesce in ceramica raku e sul parquet c’è inciso quello che sembra un indizio per identificare l’assassino. Il commissario Pietro Lanzi, distratto dall’imminente arrivo della fidanzata Anita, nel frattempo è alle prese con un caso cui non riesce venire a capo. L’ispettore Olivari, d’altro canto, si sente nuovamente preso nelle spire di un delitto “strano”, dai contorni esoterici, che sfugge alle normali procedure investigative, mentre l’agente scelto Maria Fiore ingoia le lacrime di una delusione amorosa e si butta a capofitto nell’indagine.
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