Eccitazione, smania, trasporto, frustrazione si avvicendano come le fasi di un desiderio che resta però sempre acceso e fisso sul suo oggetto: ne nasce un canzoniere erotico potente e perturbante.
Il corpo dell’amata viene scomposto e ricomposto senza fine dallo sguardo innamorato nei suoi dettagli sorprendenti e sempre nuovi. Anche dopo anni, quel corpo rimane uno sconosciuto pianeta da esplorare, e di poesia in poesia, il lungo viaggio che lo attraversa diventa un percorso iniziatico nei misteri della bellezza e dell’attrazione. Aprendosi sia al racconto sia alla riflessione filosofica, come i Frammenti di un discorso amoroso di Roland Barthes, la poesia di Albinati è esplicita, spudorata, talvolta ironica, ricca di immagini inedite o tratte dalla tradizione millenaria della lirica erotica, per trasmettere intatto il brivido che si prova ogni volta nello stringere e nell’essere stretti in un abbraccio con la persona amata: ma più ancora ammirandola nello stato di abbandono che segue l’amore.
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