Massimo Polidoro, il più celebre indagatore di misteri e smascheratore di inganni al servizio della scienza, ci conduce a esplorare uno dei bisogni più antichi dell’uomo: credere.
«Questo libro è prezioso proprio perché ci aiuta ad allenare la parte più difficile, ed esaltante, dell’imperfetta natura umana: saper dire di no alle scorciatoie mentali.» - Telmo Pievani
«Massimo è eccellente! Riesce a capire al volo e a risolvere cose complicate, là dove gli altri solitamente falliscono.» - Piero Angela
«Un vero segugio. Se non siete di coloro che piangono quando gli rivelano che Babbo Natale non esiste, imparerete da Massimo Polidoro molte storie divertenti e istruttive.» - Umberto Eco
Ammettiamolo: la realtà se ne infischia di ciò in cui crediamo. Tuttavia, le nostre convinzioni trasformano il modo in cui percepiamo il mondo. Ma dove nascono e come si diffondono le credenze? Che cosa ci porta a sostenere le idee più insolite o totalmente assurde, a scambiare per prove inossidabili semplici suggestioni, illusioni o, al massimo, ideologie e atti di fede? Perché finiamo per contraddire anche l’evidenza dei fatti? E chi coltiva le convinzioni più estreme è solo un pazzo o piuttosto una vittima della manipolazione dei social? In realtà, la tecnologia si limita ad amplificare ciò che da sempre è radicato negli esseri umani: il bisogno di dare un senso a ciò che ci circonda. Per capire come si formano le nostre convinzioni occorre allora risalire alle origini per scoprire come l’evoluzione abbia reso il cervello un sistema formidabile per la sopravvivenza della nostra specie, anche credendo a cose decisamente false. Attraverso la narrazione di alcune storie incredibili, perlustreremo le radici biologiche e psicologiche che alimentano la necessità di credere e, ricorrendo alle ricerche più recenti, scopriremo le funzioni tuttora svolte dai sistemi di credenza. Nel corso del viaggio, acquisiremo familiarità con gli strumenti dell’indagine scientifica e, imparando a valutare l’attendibilità e la veridicità delle credenze, ci abitueremo a ragionare come scienziati, diventeremo consapevoli dei nostri limiti ed errori, saremo pronti a cambiare idea di fronte a evidenze solide che ci contraddicono e a trattare con chi non vuol dare retta alla ragione. Ma, soprattutto, impareremo a coltivare l’unico vero antidoto contro il pregiudizio e la superstizione: una curiosità inesauribile. Eccole in azione, le credenze: le troviamo in chi vede complotti ovunque o in chi compie atrocità, pensandosi nel giusto; le riconosciamo in chi cerca conforto negli extraterrestri, in medium o guru di varia origine e provenienza; le sentiamo radicate in chi crede in entità spirituali e cerca spiegazioni sovrannaturali. Perché?
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