Autunno 1944. Tra i boschi delle Langhe, Celeste, dodici anni, e la sua sorellina Flora giocano all'Addestramento, un gioco di sopravvivenza per prepararsi all'arrivo del nemico – e il nemico, gli hanno sempre insegnato, sono i ribelli saliti in collina: i partigiani. Ma niente può prepararli a quello che trovano tornando a casa sul far della sera: la casa bruciata, e la mamma, come un angelo caduto, sdraiata nel cortile con due buchi nel petto. Inizia così la ricerca di vendetta di Celeste, deciso a rintracciare gli assassini della madre che, è certo, si trovano fra i partigiani. La guerra che lacera l'Italia diventa anche la sua. Una guerra che spazza via le certezze dell'infanzia, e apre a un nuovo sguardo sulle cose: inaspettato, doloroso e necessario, come la verità.
«È per l'azione di stanotte. Vorrei venire anch'io.»
I due capi si scambiarono un'occhiata perplessa.
«Ma quanti anni hai?»
«Dodici» dissi. «Come si fa, c'è da giurare qualcosa?»
Un'altra occhiata, stavolta divertita.
«Qui si giura ogni giorno e ogni notte» disse Gordon. «Ma con le azioni, mica a parole.»
E fu così che divenni un partigiano.
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