La fisica degli abbracci

Anna Vivarelli
 

A nove anni sono entrato a Cambridge e a undici mi sono laureato.
A dodici anni tenevo un corso al Trinity College sulla teoria dei campi e mi specializzavo in fisica delle particelle.
A quattordici anni, sette mesi e sette giorni sono morto.

Essere un genio non è sempre una fortuna. Di sicuro non lo è per Guglielmo Malvasi, detto Will, che sin da bambino è stato risucchiato in una precoce carriera accademica; un quoziente intellettivo di 180 può spalancare le porte di Cambridge, ma non per forza quelle della felicità.
La sua è una vita solitaria e senza affetti, vissuta lontano da genitori egoisti e infantili che si sono presto dimenticati di lui.
A neanche quindici anni capisce che l’unico modo per sfuggire al suo destino è morire. O meglio, fingere di morire.

Grazie all’aiuto di una misteriosa rete che fa capo a un eccentrico Nobel per la fisica, Will escogiterà una sparizione in grande stile.
I veri problemi però cominciano fuori dall’università, dove lo attende un mondo che obbedisce a leggi per lui incomprensibili, che sfuggono a qualsiasi algoritmo.
Ma i rompicapi più insolubili sono quelli che obbligano a spostare l’asse delle proprie certezze, e a volte possono assumere le forme più inaspettate. Per esempio quella di Dora, una simpatica cinquantenne rumena che lavora come badante e ama i cibi saporiti.

In libreria dal 24/06/2021
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