Torino, 20 novembre 1942. All’allarme antiaereo, invece di scendere in cantina con i compagni, Emanuele approfitta della confusione e si nasconde sotto il letto. Rimasto solo, si avvicina alla finestra e guarda fuori. Vuole vedere i caccia in azione, con il loro carico di bombe e spezzoni incendiari. Non sa che quello che si sta abbattendo sulla città è uno dei più devastanti bombardamenti della Seconda guerra mondiale. Bisogna scappare, non c’è alternativa. Dopo un frettoloso trasferimento in collina, Emanuele trova rifugio insieme ai compagni alla sinagoga di Casale Monferrato. Lontano dalle bombe, si sente finalmente al sicuro. Ma la sua è un’illusione: quando l’esercito nazista occupa la cittadina, l’incubo ricomincia, ed è più nero che mai.
Liberamente ispirato alle vicende dell’orfanotrofio “Enrichetta Sacerdote” di Torino e della signora Giuseppina Gusmano, Giusto tra le Nazioni.
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