“Da quando fa la giornalista ha seguito centinaia di fatti di cronaca, ma quelli indelebili nella sua memoria hanno a che fare con il crimine. Da qualche tempo anche con i legami familiari. E se c’è una cosa che le attorciglia l’anima sono le notizie che coinvolgono i ragazzini”.
Alle porte di Pisa, a due passi da una villa medicea, viene ritrovato il corpo di una donna. La notizia arriva nella redazione del quotidiano La Piazza, dove la direttrice Elsa Guidi è alle prese con la storia di un ragazzino che all’uscita di scuola si è dileguato per non fare ritorno a casa. Risalire all’identità del cadavere e riannodare i fili di un’esistenza complicata non è cosa da poco, e per riuscirci a Elsa servirà l’aiuto del suo cronista migliore, il bel Tommaso Morotti.
È in una Toscana profumata di primavera che si dipana l’indagine della “direttora” e del “Moro”: lei provoca e tormenta con un occhio al giornale e l’altro alla famiglia, lui con fiuto e ironia s’insinua nella vita della gente per restituire al suo capo e ai lettori gli indizi che condurranno alla soluzione del caso.
Silvia Volpi torna con un giallo che si legge con il sorriso e scuote il cuore.
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