Il caso tricot

Una serie di biglietti anonimi, dei fiori lavorati a maglia, due delitti senza movente... ma non senza soluzione.

“Tu sarai sempre l’elegante rosa cipria tra la scala di grigi della vita. Sarai il tocco che nessuno si aspetta, il dettaglio che farà la differenza. Tu potrai essere ciò che vuoi, cara la mia Rosa Cipria, certa di non andare persa o confusa tra i mille uguali che la vita ti proporrà. Lo capirai Rosa, vedrai.”

A dispetto del nome, che rievoca qualcosa di impalpabile e delicato, il commissario Rosa Cipria è una donna tosta. Dopo un caso di femminicidio che le è quasi costato la vita, sente che la difesa delle donne, al pari di quella della giustizia, fa vibrare le sue antenne da segugio e per questo si dedica a un hobby che le permette di entrare nei più intimi segreti dell’universo femminile... Quando l’ingegner Netti si presenta in commissariato per una denuncia, però, le vibrazioni sono negative. L’uomo ha ricevuto un biglietto con una velata minaccia di morte, accompagnato da una rosa lavorata a maglia uguale a quelle che la sua ex moglie – scrittrice di gialli passata a miglior vita – usava sferruzzare come passatempo. Il commissario non fa in tempo a mettersi al lavoro che l’ingegner Netti viene ucciso. In tasca, un altro fiore e un altro biglietto. Per risolvere il Caso Tricot, Rosa Cipria dovrà mettere insieme i tasselli di un puzzle che contempla un libro inedito, un divorzio crudele e un’insana passione per la lettura.