IL CORVO DI PIETRA

Marco Steiner
 

È avventura, diceva Hugo Pratt, quando si cerca qualcosa, bella e pericolosa, ma che vale la pena di vivere.

MARCO STEINER, IL CORVO DI PIETRA, SELLERIO

Questo romanzo racconta le prime esperienze di un mito d’oggi: Corto Maltese. Si svolge nell’anno del crollo del campanile di Venezia, il 1902, quando il marinaio della Valletta è ancora un ragazzo. Può essere letto, quindi, come il romanzo di formazione di Corto Maltese. Formazione all’avventura, e formazione del suo spirito di «imprevedibile meticcio mediterraneo», quasi cinico, ironico, ma devoto alla legge di lealtà e amicizia. Tre ragazzi uniti dall’amore per l’avventura e tre strani individui stretti in un patto esoterico di vendetta, si confrontano tra Venezia, Malta e la Sicilia: la posta è un tesoro legato al superamento di una prova che dannerà chi tenta e non riesce. Il corvo di Pietra tenta un esperimento. Quello di continuare in forma di romanzo un gigantesco personaggio dei fumetti, trasformando in scrittura le mille suggestioni nel tratto di un grande artista disegnatore. L’esoterismo, la varietà dei luoghi e dei costumi, i precisi riferimenti storici, il realismo eccentrico dei personaggi. Ed a questo si aggiunge un desiderio di fuga tipicamente salgariano: l’impossibilità di un personaggio come Corto Maltese di vivere nei tempi attuali e il vuoto esistenziale che causa questa consapevolezza. Perché dall’immaginazione di Salgari, attraverso Corto Maltese (i due grandi della letteratura avventurosa italiana), questo libro in fondo discende.

QUI il Venerdì di Repubblica, QUI il video di Repubblica.it

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