Un racconto autobiografico che è anche un’emozionante riflessione sul senso della guerra e sul lascito che le tragedie degli anni ’30 e ’40 hanno lasciato a noi, inconsapevoli eredi di quell’epoca tormentosa.
Premio Nuto Revelli 2017
Corrado Stajano ritorna con la memoria all’infanzia spensierata in cui, nella totale innocenza di bambino, assisteva al consolidamento del regime fascista, partecipando persino ai festeggiamenti per il Patto d’Acciaio. Ritroveremo il protagonista adolescente, costretto a fare i conti con le macerie e la devastazione del conflitto mondiale, ma forte di un nuovo pensiero democratico e antifascista. Ai commoventi ricordi personali – come quello della prigionia del padre in un lager – e ai ritratti di personaggi storici, si alternano considerazioni sulla guerra e sull’importanza della memoria, attraverso le quali Stajano ci offre un’opera imprescindibile per rileggere la storia e comprendere l’epoca in cui viviamo.
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