Anche il caviale stanca

 

«Quella della Mianiti è una scrittura aerea, leggera, ironica. E ancora, guizzante, scaltra, curiosa» La Stampa

Mariangela Mianiti, Anche il caviale stanca, Sonzogno

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«I mariti ricchi li hanno inventati per essere rapinati.» A dirlo è Prunella, quarantenne ricca, viziata e brava soprattutto a spendere i soldi del consorte per «tenere il corpo all'altezza dello spirito. E viceversa.» Sposata con Giulio, banchiere d'assalto, e madre di due stralunate adolescenti, vive come una regina in una delle ville più belle di Milano. Ma un giorno Giulio, inquisito per bancarotta, scappa all'estero e Prunella, senza più denaro né patrimonio, è costretta ad affrontare la vita come ogni comune mortale e a inventarsi un lavoro. Dopo mille peripezie e colpi di scena, saranno le figlie e la saggia nonna Rachele ad aiutarla a diventare più adulta e consapevole. Ma nulla sarà più come prima, a cominciare dagli inquilini che si installeranno nella sua villa. Prunella non vuole però rinunciare agli antichi fasti, anche a costo di affrontare un catena di esilaranti disavventure e di abbandonarsi a un amore che le costerà più del previsto.
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