Con una scrittura carnale, lo sguardo di Carrino si focalizza sulla violenza endemica di una Napoli che irradia pulsioni e amori laceranti, portando con sé echi di uno dei grandi classici della tragedia a cui l’autore partenopeo dona nuova linfa.
L.R. Carrino, Alcuni avranno il mio perdono, e/o
Alcuni avranno il mio perdono,
altri la loro giusta punizione.
William Shakespeare, Romeo e Giulietta.
Nella Napoli di oggi, straziata da una guerra tra fazioni che dura ormai da otto anni, il sangue camorrista si è confuso col sangue degli innocenti. Mariasole Simonetti è a capo della federazione di clan “Acqua Storta” dalla notte in cui uccise il boss reggente davanti agli occhi della madre, la potente Angela Lieto. In quella stessa notte Aldo Musso, fratello del capoclan dell’omonima famiglia, pagò con la vita i dubbi sollevati sulla reggenza di Mariasole. Mentre prosegue il gioco di sangue fra i potenti, il figlio sedicenne di Mariasole, Antonio, scalpita per diventare il capo di un gruppo di piccoli criminali, ma c’è di mezzo il suo amore per Rosa Musso, figlia del nemico giurato di sua madre. La guerra fra le due fazioni continua, ma l’amore tra i due ragazzi mescolerà le carte in modo imprevedibile. Ogni delitto avrà la sua confessione, ogni male verrà scontato, ma solo alcuni verranno perdonati.
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