"La grande attualità e utilità de L'impero perduto di Cesaretti sta
anzitutto nella sua minuziosa, severa e anti-ideologica ricostruzione
di uno scontro di civiltà diverso ma forse più radicale di quello
odierno".
Silvia Ronchey, La Stampa
Paolo Cesaretti non cerca facili attualizzazioni. Gli eventi del 1204
sono visti attraverso il filtro di una vicenda individuale, attraverso
la storia di una donna che è al tempo stesso la storia dei complicati
rapporti tra Oriente e Occidente
Giorgio Ieranò, il Giornale
Un ritratto femminile storico molto curioso proposto da un
accuratissimo studio del bizantinista Paolo Cesaretti... Leggere
questa biografia dai mille colpi di scena è come entrare nell'intero
panorama di una civiltà, quella bizantina, alla quale l'occidentale
Agnès si legherà indissolubilmente fino a trasformarsi in Anna, fedele
all'Ortodossia anche quando i confratelli cristiani latini delle sue
origini dilagheranno nella capitale gloriosa d'Oriente
Gianfranco Ravasi, Letture
Un mondo affascinante, complesso, di frontiera, erede diretto dello
spirito critico dell'Ellade, che lega a sé fino alla morte la
coraggiosa Anna arrivata un attimo troppo tardi al capolinea
dell'impero perduto
Paolo Rumiz, la Repubblica
La realtà storica evocata da Cesaretti è appassionante... Di
Agnès-Anna, in realtà, si sa abbastanza poco. La ricerca di Cesaretti
ha dovuto lavorar d'intarsio e talora di ricamo tra le fonti,
movendosi in una Bisanzio ormai preda dei mercanti 'latini'
Franco Cardini, Avvenire
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