Una Bridget Jones genovese alle prese con una vita che non è la sua. Dal sito
mentelocale
, un'intervista esclusiva di
Claudia Priano
, autrice di
Cose che Capitano
(Aliberti editore, 240 pagg., 15 euro).
"Mi è sempre piaciuto scrivere, fin da quando ero bambina. Solo che non
ho mai fatto leggere a nessuno i miei racconti. Oggi invece ho scritto
il mio primo libro". A parlare è Claudia Priano. I lettori più attenti
di mentelocale.it l'avranno già riconosciuta: lei è infatti l'autrice
della nostra rubrica
Baci e abbracci, Claudia
, "e con voi mi trovo
molto bene...", afferma.
Cose che capitano
, invece, è un romanzo nato in un momento
difficile nella vita di Claudia: "ho avuto dei problemi di salute ed ho
lasciato per alcuni mesi il mio lavoro al Teatro della Tosse, dove mi
occupo delle relazioni esterne e della promozione", spiega, "è stato
allora che ho ripreso in mano il pc e, in appena due mesi, ho scritto
quella che definirei una commedia rosa".
Quando Claudia ha affidato il romanzo alle mani esperte di
Stefano
Tettamanti
- socio fondatore della Grandi & Associati e oggi suo
agente - il gioco era fatto. Nessuna trafila presso gli editori,
nessuna stressante attesa: "il romanzo è piaciuto e sarà nelle librerie
a partire dal 3 maggio 2006", afferma soddisfatta l'autrice.
Teresa, protagonista del racconto, è una trentenne che per amore lascia
la propria città - Genova - il lavoro e gli amici per trasferirsi
insieme al proprio compagno nella caotica Milano. Iniziano così i due
anni più duri della sua vita: una casa che non sente propria, un nuovo
impiego che non le dà soddisfazione. E un fidanzato che le impedisce di
essere se stessa. Fino a quando proprio Ubaldo, compagno bellissimo e
supponente, non la tradisce con una altrettanto affascinante donna
della "Milano bene". Lui scappa con la nuova fiamma e Teresa,
disperata, torna nella sua Genova, tra i carruggi e le vecchie amiche,
sempre pronte a sostenerla.
Teresa è una Bridget Jones nostrana, anche se forse è riduttivo
paragonarla alla protagonista del best seller americano: "certo,
anch'io vorrei vendere così tante copie del mio romanzo", ride Claudia,
"ma non credo che Teresa e Bridget si assomiglino". Alcuni tra i
personaggi del libro hanno caratteristiche "rubate" al mondo reale:
"dagli amici ai vicini di casa. Persino Ubaldo ha qualcosa di un mio ex
fidanzato che, se leggesse il libro, si riconoscerebbe in lui...".
Claudia lo dice con una certa soddisfazione.
La storia di Teresa, tuttavia, non è quella dell'autrice: "anche se chi
mi conosce ha trovato in lei qualcosa di me", confessa. "Nel mio
romanzo ho amato raccontare l'amicizia tra donne: ho amiche di vecchia
data che mi aiutano nei momenti di difficoltà. È un legame che auguro
ad ogni donna".
Claudia si è divertita anche a scrivere il dramma amoroso di Teresa. È
stato invece più difficile per lei raccontare il rapporto - spesso
tormentato - tra la protagonista e i suoi genitori: "mio padre e mia
madre non sono come quelli del libro ma anch'io, come Teresa, ho avuto
con loro problemi di comunicazione".
Il romanzo è caratterizzato poi dall'impronta forte della città.
"Conosco bene i carruggi perché li vivo ogni giorno". Centro storico
significa vita, colore e musica, "ma anche violenza e sporcizia: c'è un
equilibrio tra il bene e il male".
Ma Cose che capitano è anche un libro attraversato dalla musica: quella
delle colonne sonore scelte dall'autrice per raccontare le vicende dei
suoi protagonisti: "al termine di ogni capitolo suggerisco una canzone
da abbinare alla storia". E le melodie non sono certo banali. Insomma:
Claudia di musica se ne intende: "è vero, è una delle mie passioni
insieme al cinema. Non mi piacciono le canzoni "commerciali". Ho invece
citato autori come Stefano Bollani, Susanna Parigi - "la cantautrice
italiana che preferisco", scrive - e la messicana Lhasa.
Claudia ha analizzato i rapporti di amicizia e indagato su quelli
d'amore, tanto che fa dire ad Ubaldo, riferendosi alla sua amante: "lo
sai perché ho scelto lei? Perché tu sei una donna troppo impegnativa".
Una frase che ci sentiamo dire spesso... "sono "impegnative" le donne
che vanno al di là di una vita superficiale. E che sanno ragionare e
difendersi". E tu che tipo di donna sei?, chiedo a Claudia. "Sono una
persona impegnativa per me stessa!", risponde lei.
Claudia ha voluto dire la propria anche sul mondo della televisione: a
Milano Teresa viene assunta nella redazione di una trasmissione
televisiva, una di quelle dove la gente va a piangere e ad insultarsi
raccontando i fatti propri di fronte alle telecamere: "certa tv
obnubila la mente della gente. In trasmissioni come quelle c'è spazio
solo per il cinismo".
Tra pochi giorni inizierà per Claudia un periodo decisamente
impegnativo: comincerà infatti la promozione del suo libro. "Il 10
maggio alle 18 sarò al Teatro della Tosse. A presentare Cose che
capitano saranno Tonino Conte e Laura Guglielmi". Il 26 maggio Claudia
Priano sarà alla libreria Feltrinelli di Genova (ore 18). L'incontro
sarà moderato da Silvia Neonato.
francesca.baroncelli