Nella rosa dei vincitori del premio Rhegium Julii 2008, F. Seminara -Selezione Opera Prima",
Emilia Marasco
si classificata seconda con
La memoria impossibile
(TEA). Vincitore assoluto Paolo Giordano con
La solitudine dei numeri primi
(Mondadori). Al terzo posto, Serena Sinigaglia con
E tutto fu diverso
(Rizzoli).
ilahun e Zenebech sono nati in Etiopia, un Paese stremato da carestie, siccità e rivolte sanguinose. A tre anni, Tilahun viene abbandonato dalla madre troppo povera per sfamarlo, mentre la famiglia della piccola Zenebech viene sterminata da un gruppo di soldati. Quando arrivano in Italia adottati da una famiglia di Genova, sembrano già dei piccoli adulti. Al posto dell'album di foto d'infanzia hanno soltanto i loro ricordi: dell'Africa, della perdita dei famigliari, della tragedia della guerra civile, della vita in orfanotrofio. Emilia Marasco, la madre adottiva, non soltanto offre loro una nuova casa, una nuova famiglia, una nuova vita, ma anche la possibilità di dimenticare. "volevo che i miei figli fossero certi di poter consegnare a me il loro bagaglio di preziosi cocci, l'unico bagaglio con cui sono arrivati da Addis Abeba. Prendevo appunti, sarei stata la loro memoria. Man mano che mi consegnavano la loro storia, come uccellini si spogliavano del vecchio piumaggio, e rapidamente assumevano nuovi modi di parlare, di muoversi, costruivano una nuova relazione con il mondo e dimenticavano. Una volta Zene al termine di una rievocazione particolarmente drammatica mi ha detto: 'Non raccontarmelo, mamma, quando sarò grande e me ne sarò dimenticata'. Cercavo di essere la loro memoria, ma la memoria è impossibile, proprio come avere le fotografie mai scattate dell'infanzia."
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