Se ti aspetti una storia per sognare,
o una vita da rubare,
scordatelo
Fandango Libri
presenta
Tuttalpiù muoio
Un romanzo di
Edoardo Albinati e Filippo Timi
Nasco come tutti dalla mamma, come tutti a sette mesi dopo che la mamma
per sbaglio si versa dell'acqua bollente sul pancione.
Neppure la pancia della mamma era un posto sicuro.
Nasco terrorizzato.
Se sei mezzo cieco, balbuziente, povero e frocio, cosa puoi aspettarti
dalla vita? Con quali espedienti riuscirai a cavarti fuori dal buco di
un paesino umbro dove non si fa altro che tirare il collo a “polastri e
cuniji”? E come ottenere l’amore dell’unica, irraggiungibile fanciulla
desiderata da sempre?
Filo, il protagonista della storia che Albinati&Timi hanno scritto
con ferocia, è sceso in guerra per riscattarsi: spesso subisce
cocenti sconfitte, dai risvolti comici irresistibili, talvolta riesce a
trionfare. La vita che scorre a un ritmo vertiginoso nelle pagine di
questo romanzo è una lunga lotta contro la fame di amore, di cibo e di
sesso. Ma soprattutto di riconoscimento umano.
Riuscirà Filo a vincere e a vendicarsi? O almeno ad essere accettato?
A sua disposizione ha una strepitosa energia fisica e un umorismo
che colora tutte le sue avventure: a scuola, in parrocchia, sulla pista
di pattinaggio, nella giungla dei ritrovi gay, tra le quinte del
palcoscenico, a letto. Dietro la sua scandalosa e commovente parabola
d’amore, si intravedono altre figure di famosi loser, dai ragazzini di
Dickens a Elephant Man, da Arturo Bandini alle orfanelle dei cartoni
giapponesi...
Attingendo a tutte le risorse di un linguaggio realistico e
fiabesco, Albinati&Timi danno vita a un personaggio memorabile, una
specie di Huck Finn precipitato nel mondo dei centri sociali e delle
sfilate di Armani. Accanto a Filo, ancora più vitale di lui, sua madre,
leonessa dagli artigli spuntati, “la prima a farsi i capelli rossi a
Ponte San Giovanni”; e il coro di una spassosa, trucidissima famiglia
umbra che ricorderà ai lettori le saghe di Roddy
Doyle.